(detto l'
Unico Aretino). Poeta e letterato italiano.
Ai suoi tempi godette di ampia fama come poeta e come personaggio di corte, al
punto che Castiglione lo introdusse come interlocutore nella sua opera,
fornendone un ritratto mordace. La sua poesia è permeata di manierismo
cortigiano e non riesce quasi mai a superare questo limite. Va ricordato,
inoltre, come autore di una commedia,
Virginia (1493), tratta da una
novella del Boccaccio; legata ancora alla tecnica della sacra rappresentazione,
essa appare tuttavia ravvivata qua e là da caratterizzazioni più
moderne (Arezzo 1458 - Roma 1535).